Mettersi in proprio è una scelta personale che può dipendere da una serie di fattori. Prima di tutto, può essere necessaria quando non si ha un lavoro fisso, oppure si è disoccupati da poco, o inoccupati, comunque senza una busta paga ed un contratto che garantisca una vita dignitosa. In questo caso, è chiaro che, se dopo un’attenta valutazione e dopo aver cercato invano un nuovo impiego, si potrebbe piegare verso l’alternativa più utile, che è proprio quella di avviare una nuova attività professionale.
D’altro canto, però, esistono anche molti altri motivi per cui si decide di avviare il proprio progetto d’impresa, primo fra tutti il fatto di avere da sempre il pallino del lavoro autonomo e quindi di mettersi in proprio, magari con un’idea ben precisa che si persegue da tempo.
Quale che sia la scelta o comunque la motivazione che spinge verso questa azione, è comunque necessario ricordare che non tutte le persone partono dalle stesse basi, sia per quel che concerne la grandezza del progetto (e quindi la sua effettiva possibilità di realizzazione in tempi brevi) sia per quel che riguarda le competenze in campo fiscale o manageriale da cui partire per non commettere errori. Inoltre, occorre anche pensare a tutte quelle persone che non dispongono di un budget iniziale importante, e che pertanto potrebbero ritrovarsi di fronte a qualche difficoltà iniziale perché non possono fare un investimento di un certo calibro.
Ed è proprio a queste persone che occorre fornire consigli utili, sia sui requisiti che (se in loro possesso) permettono di ottenere delle specifiche agevolazioni e finanziamenti, sia sulle possibilità di ottenere anche prestiti a fondo perduto o d’onore, che liberino dalle incombenze economiche e permettano quindi di avviare la propria idea d’impresa in concreto, senza troppe paure. Vediamo quali sono gli aspetti da considerare quando si intende avviare una nuova attività con delle specifiche qualifiche e con determinati presupposti.
Costo costituzione startup innovativa e agevolazioni
Per ottenere le agevolazioni e gli incentivi fiscali (e tutti i benefici conseguenti) è importante prima di tutto ottenere lo status che differenzia questo genere di società da altre società ordinarie, gestite da una legislazione del tutto differente.
Al di là del prezzo di formazione di questa società, che può variare sia in funzione dell’entità del progetto, sia in funzione degli incentivi che è possibile ottenere, occorre comunque ricordare che esistono dei requisiti, alcuni dei quali imprescindibili.
A definire questi requisiti è la normativa di riferimento (DL 179/2012, art. 25, comma 2) che oltretutto chiarisce cos’è una società di questo genere, che può essere formata anche in forma cooperativa ma deve necessariamente rispettare dei requisiti oggettivi:
- Deve essere di nuova costituzione, oppure formata da un periodo non superiore a 5 anni (oltre il quale rientrerebbe nella società ordinaria);
- Deve avere residenza o sede produttiva o filiale in Italia;
- Il suo fatturato annuo deve non superare i 5 milioni di euro;
- Non deve distribuire utili e non deve essere quotata in un mercato regolamentato;
- Il suo obiettivo esclusivo deve essere lo sviluppo, la pianificazione, la produzione e la distribuzione di prodotti, beni o servizi ad elevato contenuto tecnologico;
- Non deve essere il risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda.
Inoltre, dovrebbe essere in grado di rispettare almeno una delle seguenti richieste: il personale deve essere altamente qualificato, secondo la distribuzione di 1/3 di dottori di ricerca o 2/3 con laurea magistrale); sostiene spese nel settore innovazione per almeno il 15% del maggiore valore ottenuto tra fatturato e costo della produzione; è proprietaria di un brevetto o di un software registrato.
Le misure dedicate (che possono costituire un beneficio per la società) sono regolamentate dal decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (cd. Decreto “Rilancio”) e si intendono a partire dalla data di iscrizione nella sezione speciale e per un massimo di 5 anni a decorrere dalla loro data di costituzione.
Tra queste, ricordiamo ad esempio, oltre ai classici benefici fiscali per la sua costituzione (come anche la possibilità di accesso al fondo di garanzia) alcune opportunità che prevedono la raccolta di fondi attraverso campagne di crowfunding, esoneri (come quello che riguarda diritti camerali ed imposte di bollo, o quello relativo all’obbligo di apposizione del visto di conformità), ma anche opportunità di lavoro smart e flessibile, proroga del termine per la copertura delle perdite, e remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale.
Costituzione startup innovativa senza notaio: come fare
Per agevolare ancora di più coloro che intendono avviare questo genere di società, sono state introdotte recentemente delle novità in merito dal Ministero dello Sviluppo economico che ha dettato le norme che consentono a queste società di costituirsi per mezzo di una procedura telematica e senza doversi rivolgere ad un notaio.
Per farlo, occorre redigere in formato elettronico l’atto costitutivo e lo statuto, facendo uso del modello standard che si può trovare sul sito del Ministero. La firma potrà essere digitale, ed il processo di sottoscrizione deve essere concluso entro 10 giorni, mentre il documento completato dovrà essere inviato al Registro delle imprese entro la data di 20 giorni. Dopo i dovuti controlli, l’ufficio camerale provvede all’iscrizione nella sezione speciale.
Limiti costituzione startup innovativa: normativa
Per rientrare nella sezione speciale, come detto, occorre rispettare determinati requisiti, senza i quali non sarà possibile essere iscritti in qualità di società nuova, e quindi non sarà possibile avere lo status. Questo comporta l’esistenza di determinati limiti alla formazione di questo genere di attività, che non può essere costituita indistintamente e senza il rispetto dei requisiti richiesti secondo normativa.
Per ottenere tutte le informazioni dettagliate, è possibile visitare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico, sul quale si possono trovare in dettaglio tutte le limitazioni e le considerazioni in merito ai requisiti richiesti. In ogni caso, la normativa a cui si fa riferimento è il DL 179/2012, art. 25, comma 2.
Requisiti: chi può farlo
Rispettando quanto richiesto in merito alla costituzione della società, tutti possono ambire alla realizzazione di un progetto simile. Sarebbe tuttavia importante, per un maggior successo ma anche per ottenere una migliore credibilità, che nella formazione di questa impresa vengano considerati alcuni fattori, come ad esempio l’elevato contenuto tecnologico (che è requisito indispensabile) visto come obiettivo principale ed esclusivo dell’azienda, ma anche il fatto di dotarsi di persone qualificate, come dottori di ricerca o laureati con laurea magistrale.
Come si perde e mantiene lo status
La perdita dei requisiti richiesti per la sottoscrizione della società con le specifiche caratteristiche determina chiaramente la perdita dello status, e di conseguenza delle agevolazioni, dei benefici e degli incentivi fiscali previsti secondo la legge.
È inoltre necessario, sia per evitare la perdita dello status, sia per dimostrare che si hanno le competenze e le qualifiche per mantenerlo, che ogni anno si invii alla Camera di Commercio la Comunicazione di Mantenimento dello status attraverso l’allegato di un documento di Autodichiarazione del possesso dei requisiti (che sono stati già ampiamente ricordati nel paragrafo dedicato). In ogni caso, è bene ricordare che dopo 5 anni dalla sua costituzione, la società perde di diritto lo status di startup innovativa e rientra nella categoria di quelle ordinarie.